Il territorio del comune di Saviore dell'Adamello (mt 1210 ab. 1165) era già abitato
dall'uomo fin dall'epoca antichissima, lo dimostrano le incisioni rupestri e i reperti ritrovati presso
il lago d'Arno.
Nel 1337 Giovanni e Graziolo da Cemmo infeudarono il comune mentre nel '400 erano i Della Torre di Cemmo
che riscuotevano le decime; nel '500 ebbe influenza la famiglia dei Ladrone.
Quando si formarono i liberi Comuni italiani, anche Saviore si libera dal dominio dei signorotti
locali. Sotto il governo di Venezia, a metà del '600, assume importanza il passo di Campo, la
più breve via di comunicazione tra la Vallecamonica e Venezia; infatti da qui travalicavano
eserciti, contrabbandieri, briganti e mercanti e arrivava in Valle il sale.
Nel 1651 un grosso incendio distrusse interamente il paese. In epoca napoleonica il notaio di Cividate
Bonafini era a capo di un gruppo anti-giacobino che saccheggiò e danneggiò il paese.
Alla fine dell''800 la posizione isolata e la scarsità di risorse indussero gli abitanti a
un'emigrazione diffusa, durata quasi fino ai giorni nostri, nonostante la positività, per
l'economia locale, della realizzazione, nel primo decennio del '900, di tre importanti
centrali idroelettriche.
Durante la Prima Guerra Mondiale, Saviore fu zona di trincea sul confine
al Passo di Campo che conduce in Trentino e durante la resistenza ha visto
consumarsi gli eroici sacrifici dei partigiani, soprattutto nel maggio
1944, quando i nazi-fascisti effettuarono dei rastrellamenti, portando
morte e distruzione nel paese.
Oggi Saviore dell'Adamello è una località di interesse turistico estivo.
La sua posizione geografica infatti, la rende un'ottima base di partenza per escursioni anche in alta
quota (gruppo dell'Adamello), e una meta turistica ideale per soggiorni rigeneranti in completo relax
immersi nella natura del Parco Naturale dell'Adamello.
Numerose sono le escursioni naturalistiche ed alpinistiche verso
incantevoli laghi alpini (Arno, Salarno, Bos) o verso cime montuose di
rara bellezza (Pian della Regina, cima Campelio, monte Re di Castello,
cima Adamello).
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